Studio lingue all’università di Verona e dopo aver partecipato al Genio ad Aprile volevo rendere tutti partecipi della mia esperienza:

i motivi che mi hanno spinta a partecipare al corso sono quegli obiettivi che qualsiasi studente cerca: ridurre i tempi del mio studio, migliorare la memoria, soprattutto sui dettagli e le parole tecniche, velocizzare il più possibile la mia lettura.

Lo studio che ho fatto fino allo scorso Aprile era un processo lento e macchinoso, privo di creatività e noioso, quello che viene insegnato a tutti durante gli anni della scuola dell’obbligo; mi portava via ore della giornata che avrei potuto passare a coltivare altre passioni, oltretutto non ottenendo risultati stellari considerata la mole di tempo passata sopra ai libri. Un altro mio grande scoglio è sempre stata l’ansia, terrificante compagna di anni di scuola.

Passato il weekend del Genio i miei pomeriggi si sono completamente rivoluzionati: le ore di studio sono drasticamente diminuite, la mia concentrazione è maggiore, la noia non è più un problema, anzi, studiare è diventato quasi un divertimento. Grazie alle tecniche che mi sono state insegnate ho smesso di riassumere e ripetere all’infinito, e soprattutto, anche se ho passato meno ore sui libri, sono arrivata all’esame calma e con la certezza di sapere ciò che era necessario per fare un’ottima prova, arrivando per giunta con molta meno ansia di quanta ne avessi sperimentata fino a quel momento.

Le parole chiave all’interno delle mappe sono diventate le mie migliori amiche per ricordare passaggi e trame di libri che ormai sono dimenticati dall’intero genere umano. Non riesco neanche ad avvicinarmi al pensiero di riassumere capitoli e capitoli, pagine e pagine di informazioni…

Per questo voglio ringraziare Stefano Vecchi, l’istruttore del corso di Verona, tutti i tutor e gli allievi che ci sono stati accanto e si sono fatti carico dei nostri dubbi nel weekend ma soprattutto il magico Fabio che è stato un tutor paziente e in gamba.