Ciao  Sono iscritta alla facoltà di scienze e tecniche psicologiche nell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano e ora sono in procinto di iniziare il terzo anno.

Sono sempre stata molto decisa sul percorso universitario che avrei intrapreso per via della passione per gli studi umanistici. Tuttavia, il mio primo anno di università non è stato affatto semplice.

Per me è stata una spiacevole sorpresa, dato che al liceo ero sempre andata bene, prendendo voti piuttosto alti e senza mai avere debiti a fine anno. Invece all’università mi sono ritrovata insoddisfatta dei voti che non rispecchiavano le ore di studio spese e le mie personali aspettative. Avevo una media che si aggirava sul 24 e voti che non superavano quasi mai il 25. Per cui, ho lasciato indietro tre esami. Inoltre i due corsi di statistica hanno sempre rappresentato per me lo scoglio più arduo da affrontare e superare. Il secondo anno è stato meglio, con voti più alti, ma sempre molti sforzi e troppa agitazione che mi destabilizzavano durante ogni prestazione scolastica. Spesso mi sentivo insicura e inadatta, trascorrendo interi mesi nell’agitazione totale. A volte mi sono anche chiesta se non stessi sbagliando tipo di percorso e di università.

Quando una mia amica mi ha parlato del corso “Genio in 21 Giorni”, frequentato da lei stessa, mi ha incuriosito e ho immediatamente deciso di provarlo, poiché desideravo apprendere una tecnica per studiare e sentivo di non possederne una efficace. Devo dire di non essere stata per niente delusa da questa decisione.

All’inizio temevo che su di me non avrebbe funzionato, invece ho avuto prova durante la sessione degli esami di quanto la tecnica mi avesse cambiato. A settembre avevo in arretrato quattro esami e ho deciso di darne tre dopo il corso di apprendimento: un parziale di psicologia generale, metodi e metodologie della ricerca psico-sociale e statistica applicata. Desidero specificare che in precedenza, avevo già provato a dare sia psicologia generale (ben 3 volte, prendendo: 15 e poi due volte 16) e statistica applicata (3 volte, senza superarlo).

Non avevo particolari ambizioni prestabilite, tuttavia, nel primo esame di psicologia generale ho preso un 24. Mentre in seguito, in un orale a sorpresa di metodi e metodologie della ricerca psico-sociale ho preso un 30. Nell’ultimo esame, quello di statistica applicata sono finalmente riuscita ad aggiudicarmi un voto sufficiente.

Otre ai voti, ho trascorso il periodo di studio in uno stato emotivo molto diverso rispetto ai periodi precedenti. Non sono più stata vittima della mia stessa ansia che troppe volte mi causava smarrimento oppure, vuoti improvvisi di memoria. Non avverto più la pressione che in precedenza esercitava su di me la stessa università e ora, sono più motivata che mai a studiare. Mi manca soltanto un esame per pareggiare con i corsi e sono davvero molto soddisfatta dell’andamento dei precedenti. È cambiata la percezione di me stessa: ora riesco a considerarmi diversamente e ho molto più controllo su di me.

Ho superato esami che venivano considerati molto difficili e nutro molte speranze per il prossimo anno. Grazie all’uso delle mappe mentali sono riuscita a memorizzare i testi di 300 o 400 pagine da studiare con efficacia, dedicando un’ora ad ogni capitolo. Sono davvero meravigliata su come mi sento adesso e ho raggiunto traguardi addirittura insperati, in appena un mese dal corso. Sia a livello scolastico che umano, è stata un’esperienza particolarmente formativa e ora mi sento una studentessa e una persona diversa. Conto di finire il triennio in tempo e di avvalermi sempre di quello che mi è stato insegnato al corso, dove ho trovato persone pazienti e straordinarie che mi hanno permesso di migliorare molto e una di queste è la mia tutor, Jennifer Marchesi che ha sempre seguito il mio percorso.